Con “Soglie”, Damster Edizioni 2016 (298 pagine, 14,00 euro), I Semi Neri si riconfermano grandi estimatori e promotori della storia, delle tradizioni e delle leggende del territorio modenese. E questa è già di per sé una piccola perla del mondo culturale della città. I cinque autori che incontriamo in questa antologia ci narrano, ciascuno con il proprio stile e gusto, storie in cui infondono tutto il loro estro e la loro fantasia, con concreti riferimenti alla città di Modena e ai luoghi del Frignano. Il fil rouge che collega i racconti è la soglia, intesa come confine, uno spazio temporale da far varcare al lettore, grazie alla potenza della scrittura e dell’invenzione letteraria. Di soglie nei racconti ne troviamo anche altre: tra bene e male, tra religione e magia, tra amore conquistato e perso, tra certezze e mistero.
L’essenziale per gli autori è dare vita a luoghi e personaggi esistiti ed esistenti, per incuriosire e risvegliare l’interesse storico e geografico, e per fare ciò disseminano i racconti di riferimenti documentati (si vedano le note a piè pagina e le ricche bibliografie), a dimostrazione anche dell’accurato lavoro di ricerca che precede la creazione fantastica.
La lettura di “Soglie”, dopo aver senz’altro fatto assaporare piacevolezza ed evasione, diventa quindi anche un motore, che muove il lettore a visitare i luoghi citati, a conoscere le verità storiche di personaggi e fatti, e giunge a prendere inevitabilmente coscienza della lunghissima, variegata e ricca storia di Modena e del suo Appennino, dei popoli, delle culture e delle religioni che l’hanno abitata addirittura in epoca pre-romana.
È interessante notare come i cinque scrittori di questa antologia si siano proposti di toccare, con le ambientazioni, diverse porzioni del territorio, dal centro della città fino ai luoghi ameni della montagna e come abbiano deciso di rappresentare i racconti ciascuno in un’epoca diversa, in modo da visitare, con la narrazione, un arco temporale molto ampio. Troviamo quindi vicende ambientate in epoca romana, altre che riportano al Trecento, altre ancora collocate ai primi del Novecento e in epoca contemporanea.
Al lettore di “Soglie”, quindi, spetta un lunghissimo e ricchissimo cammino, tra le pagine del libro e anche dopo, al di fuori di esse, se vuole, mosso dalle stesse.
Buon Viaggio!
Elisabetta Ronchetti