Signora del passato il tuo sonno è violato
La tua tomba scoperta aperta analizzata
Tu nuda di corredi e vesti e carni
Mostri una posa terrena, i resti tuoi mortali.
Solo un anello orna la tua mano
Un altro giace ai bordi del giaciglio
Oscuri e chiari segni racchiusi nel metallo
E il mistero di chi ti giace accanto.
Ti studieranno per riempire i giornali
Indagheranno per scrivere manuali
Si inventeranno nomi e congetture
Ma la tua anima resterà inviolata.
Morte e terrore accanto al tuo sepolcro
Crani sfondati dai fendenti acuti
Ma non fu spada di guerriero acceso
Che oltraggiò te, Signora antica.
Dicono di un male che offese le tue carni
Ma se la morte violenta non ti colse
Ti ha colta forse ora, in questo tempo curioso
Che ti ha svelata a noi, avidi e irriverenti.
Perdonaci Signora di un tempo perduto
Perdona quel cantiere che ha turbato la tua pace
Ma lasciaci sognare una storia immaginata
Lasciaci disegnare affetto o amore a te vicino.
Chi giace accanto a te, nella notte eterna?
Sia amante o sposo o sorella o amica
Non importa davvero in questo tempo
Se ha consolato e consola il tuo silenzio.
Noi che abitiamo la tua terra antica
Noi vivi nella città che scava la memoria
Cerchiamo in te e in quell’anello che ti adorna
La speranza di un segno ardito d’infinito.
Un anello soltanto e le mani che si intrecciano
Un sogno dal passato per l’oggi e l’avvenire
Per te solo un pensiero e una preghiera al nostro Dio
Il tuo, chiunque sia, ci sentirà.
Daniela Ori
15 ottobre 2013
Copyright@danielaori.2013
Una poesia sulla Tomba ritrovata dagli scavi del cantiere del 2009 tra Via Ciro Menotti e via Bellini, esposta al Museo Lapidario Romano di Modena in una Mostra “Mano nella mano” nel 2013.
Una poesia bellissima, un dialogo toccante che fa riflettere.