L’antologia “Racconti pandemici – memoria di storie di un tempo bloccato” dell’Associazione di scrittori “I Semi Neri” è uscita a maggio del 2021 e si può scaricare gratuitamente dai principali store online. L’idea è nata durante gli incontri in remoto degli scrittori dell’Associazione in pieno lockdown, nel marzo del 2020.
Come tutti, in quel tragico momento, ci siamo ritrovati assieme davanti a uno schermo e ci siamo chiesti come reagire al senso di isolamento, allo sconcerto e alla paura per ciò che stava accadendo. La risposta è stata quasi scontata, per noi: possiamo affrontare questa situazione solamente scrivendo.
Così abbiamo deciso di metterci a scrivere per raccontare, ognuno secondo la propria esperienza e sensibilità, questo tempo così inconsueto, difficile e sospeso. Lo abbiamo fatto a briglie sciolte, permettendoci, per una volta, una assoluta libertà di stile e di tema. Come unico denominatore minimo comune ci siamo dati proprio il periodo pandemico che stavamo vivendo.
Alla call hanno aderito dieci scrittori dell’associazione e sono nati così 15 racconti di fantasia, ciascuno dei quali narra emozioni, paure, apprensioni, follie, esperienze, sogni, speranze. Ce n’è davvero per tutti i gusti e ciascun lettore potrà trovare nell’antologia qualcosa di vissuto nella sua personale esperienza, durante questo periodo così inaspettato e insolito.
Ecco che si racconta una nuova quotidianità vissuta on line e sempre meno in presenza, che costringe a una digitalizzazione forzata, chiusi nelle proprie case, divenute anche uffici.
Oppure si parla di incontri particolari, avvenuti lungo il filo che separa la ragione dalla fantasia, reso ancora più sottile dall’assurdità del periodo. E quando ci si incontra, nelle rare occasioni possibili, per davvero, tutto sembra diverso, come se ci fossimo disabituati al contatto con gli altri.
E ancora, si aprono finestre su mondi distopici o post-apocalittici perché per diversi mesi nessuno di noi sapeva come e se saremmo potuti uscire da questa terribile pandemia. Non mancano punti di vista inediti e inattesi, come quelli di animali o di oggetti, per mostrare il periodo pandemico da prospettive nuove e sorprendenti.
E poi c’è tanta ironia su come la pandemia abbia modificato un po’ tutto: i rapporti familiari, le semplici abitudini casalinghe, gli scambi sui mezzi di trasporto, ecc. Un mondo nuovo o semplicemente un nuovo modo di vedere il mondo?
Insomma, ancora una volta, la scrittura si è rivelata essere la nostra “Arca di Noè”, sulla quale salvare idee ed emozioni, per navigare su un mare impetuoso, in attesa di tempi migliori.
Daniele Biagioni